28 gennaio 2019

La città che sussurrò

Questa è una storia vera che abbiamo letto a scuola perchè è importante: una bambina, i suoi genitori e tutto il villaggio sono riusciti a mettere in salvo molte persone ebree dai soldati nazisti.
"La città che sussurrò" di J. Elvgren e F. Santomauro ha ricevuto il Premio Andersen nel 2015.
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                                                                                        classe seconda e terza

23 gennaio 2019

La Stella di Andra e Tati


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In occasione dell’ 80° anniversario della firma delle leggi razziali in Italia, è stato realizzata  “La stella di Andra e Tati”, un film di animazione sulla storia vera di due bambine italiane scampate a Auschwitz, diretto da Rosalba Vitellaro e Alessandro Belli, con i disegni di Annalisa Corsi, prodotto dalla Rai, dalla società Larcadarte di Palermo, e dal MIUR - Ministero dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
Le piccole Andra e Tati (Alessandra e Tatiana) Bucci, ebree italiane di Fiume, avevano 6 e 4 anni quando il 29 marzo 1944 vennero deportate ad Auschwitz insieme a madre, nonna, zia e cuginetto. Un viaggio lungo quasi mille chilometri in treno, a bordo del convoglio numero 25T. Arrivarono ad Auschwitz il 4 aprile.
“Appena arrivate al campo - ricorda Tati - ci fecero indossare vestiti grandi e sporchi. Poi ci marchiarono con il numero che ancora oggi portiamo sul braccio. E che non abbiamo mai voluto cancellare”. A lei fu tatuato il numero 76484, alla sorella il 76483.
L’incoscienza dell’età e la simpatia di una guardiana del blocco del lager furono gli elementi determinanti per la loro salvezza; un destino rarissimo che ci consente ancora oggi di ascoltare la loro voce e i loro ricordi. Ad Auschwitz, su oltre duecentomila bambini deportati, poco meno di cinquanta sopravvissero. Andra e Tati furono liberate il 27 gennaio 1945, quando le truppe dell’Armata Rossa, nella loro avanzata, aprirono i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Il 27 gennaio è diventato, dal 2001 in Italia e dal 2005 in tutto il mondo, il giorno della memoria della Shoah. Con la liberazione di Auschwitz, Andra e Tati, senza documenti, lontane dai loro familiari, vennero portate prima a Praga, poi un anno dopo trasferite in Inghilterra. Nell’Europa che si riprendeva dalla guerra ci vollero quasi due anni prima che potessero essere ricongiunte con i loro genitori.
Oggi Andra e Tati vivono tra Padova, gli Stati Uniti, dove abitano le figlie, e Bruxelles, dove vive Tatiana. Ma tanti mesi li passano con i ragazzi di tutta Italia, perché “l’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria”, come scriveva Primo Levi.
“Abbiamo avuto il coraggio di tornare ad Auschwitz solo nel 2005. E poi ci siamo venute sempre, anche più volte all'anno - ha detto Tati che promette: finché le forze ce lo permetteranno, continueremo a tornare”.  Rai Ufficio Stampa, 5/09/2018